Martedì, 06 Marzo 2012 00:00

LA STORIA DI UN CAMPIONE PER INIZIARE

Scritto da  Paolo Gugnali
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(photo by Racerxtv.com) Anno 1997, un ragazzino “gagio” e paffutello (l’avessimo visto noi il sabato nei paddock della nostra zona, qualche risatina non sarebbe mancata) vinceva l’ AMA National 125 letteralmente umiliando tutti gli avversari. Nel 1998 tutti cominciano a conoscerlo e vince a mani basse SuperCross 125 e A.M.A. National 125.

Nel 1999 il team Kawasaki e il suo entourage decidono che è venuto il momento di passare in 250 e tutti si aspettano ottime prestazioni dal nuovo giovane fenomeno della Florida. Il ragazzo mette in mostra, come nella 125, una velocità micidiale ma la stagione è disastrosa. Ottima velocità sul giro; in qualche gara, belle partenze seguite da alcuni giri al comando poi il tracollo fisico dopo la metà manche, che spesso si è tradotto in un piazzamento nelle posizioni di rincalzo ma, a volte, in brutte cadute e infortuni.

Tant’è vero che per il National il pilota Kawasaki viene riportato in 125 e lui in un intervista dichiara «sono felice di essere tornato alla 125!… quest’anno ho debuttato in 250 nel Supercross ma non è stata una stagione facile…»  Anche quell’anno si è aggiudicato il National 125 (e fanno 3 di fila!).

Sia per motivi agonistici che per il business a un certo punto bisognava passare definitivamente alla 250 e il 2000 è l’anno del passaggio definitivo. Nel SuperCross le cose migliorano solo in parte (vince nella gara di casa a Daytona), così Jonny O’Mara, il suo allenatore, decide di contattare un preparatore atletico di sua fiducia, infatti ritiene che le prestazioni del suo pilota siano condizionate pesantemente dalla sua forma fisica. Viene ingaggiato il sudafricano Aldon Baker, ex-nazionale di mountain bike e preparatore atletico molto stimato.

Ecco come racconta il primo incontro con il nuovo atleta «mi venne a prendere all’aeroporto» racconta Baker «e subito rimasi perplesso per la sua forma fisica non proprio da atleta… in macchina notai varie carte di merendine, hamburger da asporto e bibite… Una volta arrivati nel suo ranch parlammo a lungo della sua preparazione e mi accorsi che si allenava fisicamente senza seguire un programma ben specifico per le sue esigenze; rimasi ad abitare a casa sua insegnandogli giorni dopo giorno ad alimentarsi correttamente, stilai programmi specifici per la palestra e per il ciclismo, integrando tutto ciò con l’allenamento in moto».

CARMICHAEL (ormai da un pezzo avrete capito che si parlava di lui!) vince il National 250 con 9 vittorie; si presenta al SuperCross 2001 molto più magro e muscoloso, in piena forma, e dopo la prima gara, dove si confronta duramente con McGrath che ha la meglio solo per una galanteria dopo un sorpasso rude di Ricky, vince quasi tutte le gare successive ponendo fine di fatto all’era da dominatore di Jeremy McGrath (ben 10 anni!).

Da quel momento Carmichael vince a ripetizioni titoli National, Supercross e Motocross delle Nazioni, fino al termine della propria carriera conclusa da vincitore.

A questo punto vi chiederete perché vi ho raccontato questa storia (vera!)… Se “The G.O.A.T.” (greatest of all times) tradotto in italiano “il più grande di tutti i tempi”, per esprime il proprio enorme talento ha avuto bisogno di mettere la testa a posto, seguendo un corretto programma fisico ed alimentare allora, voi cosa pensate che dovreste fare per divertirvi in sicurezza o per raggiungere il massimo delle vostre potenzialità!!??

Se volete parlarne con me sarò felice di rispondervi qui su www.motocrossromagna.it. 

Rispondete qui sotto all'articolo per qualsiasi richiesta inerente alla preparazione e all'allenamento, oppure contattatemi via Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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