Martedì, 22 Luglio 2014 00:00

MA TU LO FAI LO STRETCHING? - TRAINING EXPERIENCE #10

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(photo credit: www.rideasia.net) Alla fine di ogni week-end la maggior parte di noi si precipita sul PC per andare a vedere i risultati del mondiale... Tony e Jeffrey avranno dominato anche stavolta??...poi via c’è l’AMA National...cosa avrà fatto Roczen ??!!...Poi ci sono i video delle gare, basta un click...e allora ti incanti difronte ai gesti atletici pazzeschi che vedi fare spesso negli scrubs , nei salti più tecnici, nei sorpassi più difficili o quando mantengono il controllo in situazioni che ormai sembrano impossibili...
 
 
 
Spesso, proprio in quelle situazioni, si può notare in che modo fulmineo si muovano in sella, che posizioni limite assumano nelle correzioni più estreme; con che leggerezza, scioltezza e reattività compiano movimenti al limite delle leggi fisiche, per la maggioranza di noi “comuni mortali” impossibili anche solo da pensare...
 
 
 
L’enorme talento, ex campioni come mentori e i milioni di ore passati in pista, non sono a disposizione per chi non fa parte della ristretta cerchia dei migliori PRO, ma sulle caratteristiche fisiche che danno la possibilità ad ognuno di noi di esprimere al meglio le proprie capacità ...lì ci possiamo lavorare!...
 
Un’importante caratteristica che molti di noi possono migliorare ( eh! Alessandro?? ) e ha più positive ripercussioni sulla performance, di quello che potete immaginare, è la cosiddetta “mobilità articolare” o “Flessibilità”.
 
L’allenamento della mobilità articolare a seconda dello sport praticato influisce positivamente sullo sviluppo dei fattori fisici della prestazione ( ...sulla forza, sulla rapidità, ecc...) o delle abilità motorie, ad esempio i vari fondamentali tecnici (nel nostro caso di guida! ). (....) permette esecuzioni di movimenti più economiche più facili ed esplosive, con un’ azione positiva sull’espressione coordinativa (....) aumenta la capacità individuale di carico della muscolatura e ne migliora l’assimilazione, in quanto accelera il recupero (....) diminuisce o nei migliori casi elimina le tensioni muscolari , ri-distende i muscoli accorciati, ristabilisce il giusto il tono muscolare e come conseguenza di quello fisico migliora anche il rilassamento psichico (....) Ristabilendo una più corretta tensione e lunghezza dei muscolari, determina un’influenza positiva sulla postura, produce una maggiore elasticità anche di tendini e legamenti fornendo così un’importante contributo alla prevenzione degli infortuni (Weineck). 
 
 
Pensate possa essere sufficiente per dedicare periodicamente un po’ di tempo all’allenamento della “flessibilità”??!!??  Avrei da raccontarvi pagine e pagine su quali metodiche di allungamento muscolare esistono, i loro effetti, come e quando vanno utilizzate o meno, ma non è questa la sede idonea. Voglio elencare invece le basilari regole che credo sia giusto conosciate per utilizzare in modo semplice e sicuro questa tipologia di allenamento.
 
 
 
- Prima di tutto vorrei che sapeste che, come tutto a questo mondo, fare stretching non fa bene sempre e in ogni caso. Dopo una brutta caduta, o se avete accusato problemi muscolari ( ematomi, stiramenti ecc...) dolori ad articolazioni, alla schiena ecc...consigliatevi sempre con uno specialista... prima di fare ulteriori danni!!!
 
- L’ottimizzazione delle prestazioni e dei miglioramenti per la salute del corpo, si ottengono facendo un esame posturale con un chinesiologo, o altro specialista del settore.
Vengono individuate eventuali zone indebolite da potenziare, altre dove ripristinare “l’originale” lunghezza di muscoli accorciati e irrigiditi e tornare così al corretto “allineamento”...gli esercizi fisici a chi non è del mestiere possono sembrare una banalità da eseguire alla bene e meglio e a seconda delle preferenze individuali, al contrario sono una cosa molto seria e vanno prescritti da persone qualificate (laureati in scienze motorie ecc...), perché hanno il potere di cambiare la nostra postura, di togliere il dolore come di provocarlo, di prevenire infortuni o di amplificare la possibilità che si verifichino!!!
 
 
- Esistono varie metodologie di allungamento muscolare, ma per ragioni di sicurezza, praticità e facilità consiglio lo stretching statico. Consiste nel mantenimento (in  condizioni di immobilità), della posizione per 30/40” ricordandosi di respirare profondamente e concentrandosi sul rilassamento della parte del corpo da “rilassare”.  Queste ultime precisazioni sono di grande importanza per la buona riuscita della diminuzione dello stato di contrattura dei muscoli! La tensione deve andare da moderata a media e mai spingersi fino al dolore!!! Il rischio è l’infortunio!!! E’ la metodologia più sicura e può essere usata spesso e senza particolari controindicazioni previo qualche minuto di riscaldamento.
 
 
- Ricordatevi che la mobilità articolare e la rigidezza muscolare peggiorano con l’età (...i tessuti si impoveriscono di collagene, acqua ecc... divenendo meno elastici...ahimè). Il  massimo della scioltezza si raggiunge tra l’infanzia e l’adolescenza e comincia a diminuire con l’età adulta (le ginnaste sono tutte ragazzine, ci avete mai fatto caso??)
 
 
- Un’eccesso di mobiltà articolare (ipermobilità) può portare a problematiche articolari e posturali, in questo caso quindi gli esercizi devono essere concordati con uno specialista che prescriverà un programma personalizzato che comprenderà anche un rafforzamento della muscolatura.
 
 
- Lo stretching statico non è consigliato immediatamente prima di svolgere un’attività di potenza, forza, rapidità, specie se agonistica. Studi recenti indicano una diminuzione di queste caratteristiche, perciò scaldatevi con esercizio aerobico e movimenti dinamici e attivi.
 
 
Allora datevi da fare!!!...ci vediamo sulle piste!!!...e in spiaggia!!!
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