Mercoledì, 27 Gennaio 2016 23:45

VOGLIO DIVENTARE UN RIDER (QUALCHE CONSIGLIO PER COMINCIARE)

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Mi ricordo come fosse ieri, quando all'inizio degli anni 90' cominciai a muovere i primi passi in fuoristrada con la moto... Venendo da una famiglia di calciatori sono stato inserito in quel mondo fin da piccolo, ma quando vidi le prime corse dal vivo fu amore a prima vista.


In principio un amico mi prestò una vecchia moto da enduro e cominciai a scorazzare per i sentieri nei dintorni di casa, era molto divertente, così con i soldi del lavoro della stagione estiva, comprai una Honda 125 del 93' usata e... la mia avventura ebbe inizio.

 

In principio fu piuttosto duro, tutto mi sembrava molto difficile, vedevo gli altri piloti, (che col senno di poi, non erano tutto questo granchè ) e dicevo...cavolo sono bravissimi !!!Sono così bravi che non riuscirò mai a guidare in quel modo!!! 

Cominciai così a chiedere a chi vedevo più esperto, come poter migliorare nella guida, ma anche se la moto fosse a posto ...non ci capivo un fico secco!!!.

Una questione che mi “tormentava” particolarmente era il perchè dopo pochi minuti fossi praticamente “morto”, appeso alla moto, a rischio caduta. Vedevo piloti fare delle manches a tutta birra e io che avevo sempre fatto sport,e mi ritenevo un ragazzo in forma, non capivo perchè riuscivo a fare solo qualche giro, anche amministrando le energie.

Naturalmente ricevetti i consigli più diversi, molti dei quali in contrasto gli uni con gli altri, con il risultato che l'unica cosa che avevo capito veramente, era che c'era molta confusione e che tutti si sentivano di dire la propria ma in pochi ci capivano davvero qualche cosa...

 

Sono passati 25 anni ....cavolo sto proprio invecchiando!!! :( .... ma le cose non sono molto diverse da allora, nel paddock sento spesso commenti simili e chi comincia ovviamente si trova ad affrontare gli stessi problemi che a suo tempo ho dovuto affrontare io.
Ecco allora qualche consiglio per chi comincia con un occhio a 2 “categorie” di rider : chi comincia da bambino o ragazzino e chi comincia da adulto.


Il motocross è una sport dove il pilota ( inteso come tecnica, velocità, bravura nella messa a punto, preparazione fisica, giusto approccio mentale ) conta infinitamente di più del mezzo che guida. Ricordo ancora perfettamente quando nel 2003, andavo particolarmente orgoglioso della mia YZ 02’ ma in una gara del regionale amatori, un pilota di casa ci “pettinò” tutti con una moto sistemata bene, ma del 92' !!!!
Quindi che tu sia un ragazzino o un quarantenne, non stare a preoccuparti di possedere l'ultimo modello di moto, se è abbastanza recente, ben funzionante e a punto, hai tutto quello che ti serve per cominciare.

 

Guarda come accelera con quel 450, ha più di 60 cv!!! ...è merito della centralina che rende il motore dolce !!! ...no no macchè erogazione, sono le sospensioni ufficiali !!!
Tutte queste affermazioni sono sicuramente vere, le moto ufficiali spesso sono autentici gioielli, ma la differenza più grande tra te e il tuo pilota professionista preferito sta nella tecnica di guida e nella velocità e scioltezza con cui riesce a metterla in pratica nelle varie situazioni.
Che tu sia un aspirante minicrossista o un uomo di mezza età che vuole cominciare a divertirsi girando con il figlio, dopo qualche tempo, presa un po di confidenza con la moto, ti consiglio di fare un corso di guida per imparare almeno la tecnica di base. Meglio farlo poco dopo aver cominciato e prendere da subito delle buone abitudini che poi sarebbero difficili da cambiare .( parlo anche per esperienza personale... )

 

fox-reedSu siti e riviste del settore si fa un gran parlare della scelta del campione francese Gautier Paulin, che ha raggiunto un accordo con il preparatore fisico Aldon Baker e per questo viene segnalato come un serio pretendente al titolo 2016. Il sudafricano è salito alla ribalta alcuni anni fa come allenatore del mitico Ricky Carmicheal e tutt’ora lavora con vari campioni USA.

Questo da’ la misura dell’importanza che possono avere la qualità dell’allenamento e della sua programmazione.

Tu che stai muovendo i primi passi certo non hai bisogno di un programma così complesso e articolato, ma senza un minimo di forma fisica di base non saresti in grado di mettere in pratica la giusta tecnica di guida se non per qualche giro.

Il consiglio se sei un adulto è sicuramente quello di affidarti ad un preparatore fisico laureato in scienze motorie, meglio se con esperienza nel nostro settore, che attraverso test specifici possa comprendere il tuo stato fisico e così programmare i più adatti allenamenti ... in moto, di forza, aerobici, di allungamento muscolare, ecc...

E’ molto importante che le varie attività si combinino e compensino nel maniera giusta, in modo che il tuo corpo ti supporti nell'apprendimento di una guida sempre più tecnica e veloce insieme ad una adeguata resistenza e sicurezza.


Se sei il genitore di un bambino o un ragazzino e vorresti che diventasse un rider le cose cambiano.
Quando un individuo è in via di sviluppo, è il momento più importante e delicato della sua “vita motoria” bisogna scegliere stili e metodi educativi adeguati alle varie fasce d'età, agli obiettivi e alla fase di sviluppo psico­fisico degli allievi. È necessario un preparatore fisico per predisporre esercizi, esercitazioni, applicazioni gioco­sportive, adeguati agli obiettivi da raggiungere ma soprattutto all'allievo cui sono destinati. Cominciare con un lavoro sugli schemi motori di base e modulare le attività secondo i principi della multilateralità e polivalenza....



Di fondamentale importanza è lavorare sulle capacità coordinative generali e speciali. Parlando in maniera meno tecnica, i bambini non dovrebbero essere avviati ad una alta specializzazione fin da molto piccoli, ma indirizzati alla pratica di varie discipline sportive che consentano loro di apprendere le più diverse abilità motorie. Potrebbe sembrare logico far specializzare fin da piccolo un atleta solo sulla propria disciplina, ma è in realtà un errore....maggiore è il bagaglio motorio di un individuo e più in fretta, e ad un livello più alto, egli imparerà nuove tecniche e abiltà in tutte le situazioni.
Una buona strategia potrebbe essere per un giovanissimo rider quello di affiancare alla pratica del motocross uno un altro sport. Per esempio si può optare per uno sport di squadra, facile trovare amici che vadano a calcio, basket, pallavolo, che oltre all'allenamento delle capacità condizionali e coordinative insegna al bambino come relazionarsi in un team. Oppure il corpo libero della ginnastica artistica è ottimo per l'apprendimento delle abilità motorie del corpo nello spazio, l'equilibrio, l'elasticità e la forza.
Discipline come sci, snow­board in inverno oppure bmx, bike trial, downhill, enduro (mtb) con l'arrivo della bella stagione sono ottime... e ce ne sono tante altre!!!....

Come avrete sicuramente notato la mia “linea” per diventare un rider è molto “semplice”: moto a punto, senza particolari fronzoli o pezzi speciali (a meno che non possiate tranquillamente permetterveli), imparare la tecnica , curare il corpo migliorando capacità condizionali, coordinative e l’alimentazione.... “poca” spesa, molto impegno, ma divertendosi ;) !!!!

 

(photo credits: http://fr.motocrossmag.be/ & http://www.crossxl.nl/)

 

Rispondete qui sotto all'articolo per qualsiasi richiesta inerente alla preparazione e all'allenamento, oppure contattatemi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  

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