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Mercoledì, 22 Maggio 2013 00:00

TRAINING EXPERIENCE #6 - IL DISALLENAMENTO

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Ciao ragazzi! Dopo un lungo inverno di pioggia e freddo stiamo andando incontro all’estate, presto le temperature saranno quelle giuste (era ora!!!) e il richiamo del mare sarà sicuramente più forte di quello della palestra!!!

 

Questo è un periodo un pò particolare, il cambio di stagione per diversi riders determina un calo della voglia di allenarsi. In moto si fa la sauna durante tutta la sessione di allenamento, i terreni sono secchi, polverosi, duri e sicuramente meno divertenti rispetto ai mesi precedenti.

 

Anche in palestra il caldo si fa sentire e chi corre a piedi non se la passa meglio.

 

Infatti nelle ultime settimane si sentono commenti fatti da vari piloti, in sala pesi, nei paddock delle piste… “ è caldo in palestra!…sai, mi sta scadendo l’abbonamento……sono 5 mesi che faccio esercizi, con l’arrivo della bella stagione pensavo di sospendere e ogni tanto di fare un uscita in bici…

…io in questo periodo mi mantengo facendo le gare e ogni tanto qualche girata infrasettimanale……quando andrò al mare mi farò una partita a beach tennis o una nuotata …”

 

Tutti gli anni la stessa storia così ho pensato potesse essere interessante sapere cosa succede quando ci si lascia andare e l’allenamento da ben strutturato e continuo viene svolto in modo approssimativo e subordinato alle giornate in spiaggia…

 

L’interruzione totale o anche una significativa riduzione del carico del training se protratta per alcuni giorni non compromettono la prestazione.

 

Se la situazione continua per parecchi giorni o addirittura settimane si va incontro ad un fenomeno molto temuto dagli atleti il DISALLENAMENTO, una riduzione parziale o totale degli adattamenti fisiologici indotti dall’allenamento che causa un deterioramento della performance.

 

Analizziamo ora brevemente come questo processo influenza le aree specifiche : forza e potenza muscolare subiscono un rapido decremento in caso di inattività totale già dopo alcune settimane e perdite graduali ( ma che possono diventare molto significative) se l’attività viene ridotta per un periodo prolungato. I meccanismi fisiologici che portano a perdita di forza e potenza sono il calo della massa muscolare, la perdita d’acqua, la riduzione della frequenza di stimolazione nervosa e quindi di reclutamento delle fibre muscolari.

 

La resistenza muscolare diminuisce già dopo sole 2/4 settimane di inattività.

 

Le modificazioni fisiologiche che avvengono in questo caso sono : la diminuzione dell’attività degli enzimi ossidativi, diminuzione delle riserve di glicogeno muscolare (il carburante del corpo durante l’esercizio), diminuita efficacia dei sistemi tampone che portano un aumento progressivo della produzione di acido lattico a parità di intensità e durata dell’esercizio e un più lento smaltimento dello stesso.

 

E’ stato osservato anche un minore afflusso di sangue ai capillari dei muscoli compresi quelli maggiormente interessati che comprometterebbero (secondo alcuni studi) il loro rifornimento di ossigeno.

 

Il miglioramento di velocità e agilità ottenibile con l’allenamento è molto inferiore rispetto a quello di forza, potenza e resistenza muscolare, quindi la perdita con il disallenamento è relativamente bassa, inoltre una quantità di allenamento anche contenuto è sufficiente per mantenere entrambe.

 

La flessibilità al contrario si può migliorare molto tramite l’esercizio e si perde rapidamente. Essa è importante per la perfomance ed una sua carenza può determinare la predisposizione ad infortuni.

 

Le perdite di resistenza cardiocircolatoria dovute al disallenamento sono superiori a quelle delle qualità fisiche sopracitate. I cambiamenti che si riscontrano sono : aumento della frequenza cardiaca, diminuzione della gettata cardiaca e diminuzione del massimo consumo di ossigeno.

 

Quindi è facile intuire che per mantenere le prestazioni fisiche ( e di conseguenza in pista!!!) ottenute con tanta fatica durante i mesi di allenamento invernale, è necessario un buon programma di mantenimento durante il periodo agonistico!

 

Come avrete già capito non è così semplice calcolare con cura e in modo personalizzato il giusto carico di lavoro e la tipologia di esercizi, per questo ancora una volta vi esorto ad usufruire di personale qualificato ed esperto nella preparazione del vostro sport. D’aiuto sono sicuramente test eseguiti correttamente e periodicamente che possono indicare se si sta percorrendo la strada giusta.

 

Quindi ragazzi…se siete semplici amatori , andate a girare per il piacere di farlo, stare in compagnia e magari fare una grigliata nel paddock di Porcentico a fine giornata, durante la bella stagione potete anche mollare un pò la presa e mantenere una condizione sufficiente con un giretto in bici o praticando sport in spiaggia… ma se avete nel cuore le gare e i risultati, che siano con il vostro migliore amico il sabato o nei campionati di qualunque livello fate pure un giretto in spiaggia ogni tanto ma continuate a lavorare sodo!!! ;)

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