Dunque questa gara sancisce l’inizio della pausa estiva, e quest’anno sarà molto lunga, per poi riprendere con le ultime due prove ad ottobre.
Le premesse per una bella giornata di cross c’erano tutte ma sono andate a cozzare con quello che è successo prima del via della seconda manche dei top rider, per questa volta la MX1 e la MX2 erano accorpate visto i pochi iscritti, dove i piloti, effettuato il giro di ricognizione, hanno deciso all’unanimità di rientrare ai box e non partire.
Sono stati loro ad annullare la manche e non la direzione gara. A loro detta la pista era stata bagnata in maniera errata nei punti critici come le rampe dei salti e all’atterraggio e sul lucido rendendo il tutto molto pericoloso. A questo punto la manifestazione ha avuto termine in anticipo e si è proceduto con le premiazioni, solo i top rider hanno disputato “una” manche, anche questa interrotta con la bandiera rossa per la caduta di Barattini in fondo al discesone.
Nessuna conseguenza particolare al ragazzo ma la sua posizione e quella della moto sono state ritenute pericolose dal direttore di gara che ha esposto la bandiera rossa decretando la vittoria di manche di Zeni su Della Mora, Neri e Pedica.
Possibile che dopo tutte le premesse dell’inverno: riunioni su riunioni, formazione del comitato piloti e promessa degli organi federali e dei moto club di una collaborazione reciproca dobbiamo parlare ancora di queste problematiche?
A mio modesto parere il tutto mi sembra non sia altro che lo specchio di questo paese dove ognuno prosegue per la sua strada dimenticando tutti i buoni propositi sbandierati ai quattro venti in precedenza. Se si vuole raddrizzare la baracca bisogna iniziare dall’atteggiamento di tutti, lasciare da parte il passato e ripartire da zero riformando campionati, regolamenti e accordi con i vari organizzatori. Per tornare a sfornare ottime manifestazioni e soprattutto nuove leve su cui puntare per il futuro del cross marchigiano.
Questo campionato non è più formativo per i nostri piloti e si riflette sui campionati maggiori a cui poi partecipano, ma perché in una regione dalle grandi tradizioni come la nostra non si riesce più o quasi a sfornare giovani interessanti per il panorama nazionale?
Ecco quello che ho notato fin qui: il nostro regionale ha un grande potenziale ma purtroppo non viene sfruttato, troppe prove innanzi tutto e sicuramente è ora sia di diminuirle creando una sorta di meritocrazia tra i potenziali moto club organizzatori, difficile per tutti reperire personale preparato per affrontare le gare in programma quindi chi non è in grado di poterlo fare anche in base ai periodi in cui queste vengono assegnate le si chiamino fuori.
Oppure non si potrebbe creare un gruppo competente da far girare per le varie piste? Utopia lo so……… Ai piloti mi sento di dire che la sicurezza è sicuramente alla base di tutto ma alle volte penso si esageri un po’, diventa complicato assecondare le vostre esigenze se di fronte a voi, e lo sapete bene, non c’è personale adeguato per esaudirle.
E poi come spesso accade non solo nel cross ho l’impressione che non si remi tutti dalla stessa parte e non so quale sia il motivo, avete una linea generale o no? Lancio una provocazione, trovandosi di fronte ad uno staff preparato che senso avrebbe il comitato piloti? Prontissimo ad aprire un dibattito per il bene del nostro sport…………
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