Come primo impatto si nota subito la suddivisione della classe MX1 in due categorie, il trofeo a squadre e il continuo tentativo di far crescere il numero di piloti e migliorare l'organizzazione delle manifestazioni.
Da tanti anni a seguito del motocross, Massimiliano Regazzi (in arte Max) da alcune stagioni coordina tutta la parte relativa al motocross e minicross in regione.
Ciao Max, leggendo il nuovo format del campionato regionale si nota qualche novità rispetto alla scorsa stagione. In particolare la suddivisione della classe MX1 in due categorie, senior ed expert.
È evidente l'intento di promuovere una categoria che in regione nelle ultime stagioni è in forte calo, credi che creare una classifica separata escludendo i piloti più forti possa invogliare qualche pilota a correre tutto il campionato?
Innanzitutto grazie per l’interessamento e spero non abbiate conseguenze. Per essere estremamente sinceri, a fronte di un calo generalizzato la MX1 è la classe che ne ha risentito di più. Abbiamo continuato con la suddivisione di classifica 2 tempi/4 tempi pensando di fare bene ma i risultati non ci hanno dato ragione , ed adesso stiamo cercando di suddividere i piloti secondo un principio il più equo possibile per tutti.
Il trofeo a squadre è una novità assoluta per l’Emilia Romagna ed in Veneto riscuote molto successo; oltre alle due prove che sono già in calendario, come si svolgerà?
Infatti mi sono giunte voci (vere , false, boh…) che dal Veneto si lamentano che copiamo, così come gli sms. Beh, ho sempre ammesso che il Veneto, dal punto di vista dell’organizzazione, e il campionato Umbro Marchigiano, come livello della piste, non mi fa dormire alla notte anche se poi ci sarebbe da parlare per ore perché le loro piste sono così e alcune delle nostre sono cosà. Il nostro sistema sms è molto semplice. Un telefono dismesso, un programmino per scarica il file, niente di che. Per la formula del trofeo a squadre ci troveremo quanto prima dopo aver finito la burocrazia del campionato singolo. I due motolcub a cui sono stati affidate le gare hanno preso l’impegno con entusiasmo e stiamo pensando di allargare l’esperimento anche al minicross con una specie di coppa delle provincie, insomma un trofeo delle regioni minicross più in piccoli.
È da notare che dopo la parentesi dello scorso anno con il trofeo 4 regioni, i minicross correranno gran parte del campionato nuovamente in regione, credi che questo possa portare maggiori vantaggi per i piloti?
Più che ai piloti…ai genitori, nel senso che i costi di trasferta sono ormai davvero importanti. E’ stato un “esperimento” che quest’anno viene praticamente dimezzato. Una regione ci ha chiesto di fare un ulteriore interscambio, ci stiamo lavorando in questi giorni. Io sono stato davvero molto contento di come i nostri ragazzi (e i loro genitori e accompagnatori) si sono comportati sia in pista sia fuori pista. Penso che la nostra regione ne abbia guadagnato di prestigio e soprattutto i
piloti che ci hanno gareggiato.
Oltre ai minicross alcune prove vedrà anche le moto d’epoca affiancare il regionale, quale affluenza ci si aspetta da questo accorpamento?
In questo caso c’è stata una richiesta e una persona molto volenterosa se ne sta occupando con passione e competenza. Sull’affluenza non ho ancora dati precisi, ma personalmente ci credo molto.
La nuova licenza promozionale esclude tutti i piloti che nella precedente stagione abbiano avuto una licenza agonistica, ma nella scorsa stagione solo nella prova di Faenza si sono riscontrati ottimi numeri per la categoria Sport. In questa stagione prevedi che i numeri si attestino a quelli della scorsa stagione o si possibile avere un aumento dei partecipanti per questa categoria che è da considerarsi come una categoria per piloti che lo fanno soprattutto per divertimento?
Me lo auguro, ma credo che ci vorranno due anni per metabolizzare la nuova licenza. Io personalmente avrei unito la tessera Sport con la nuova amatoriale (che avrei chiamato promozionale come ai vecchi tempi) per alcuni motivi tra cui evitare l’eccessiva suddivisione delle licenze stesse e, sinceramente, perché credo che in uno sport come il nostro affrontare la visita medico-sportiva sia una piccola sicurezza in più anche se la si usa solo per allenamenti.
Ribadisco, opinioni personali che ho già espresso anche agli uffici centrali, ma io (anche) a Roma sono considerato un “coglione”.
Anche nella scorsa stagione i piloti hanno trovato molte differenze tra le diverse piste, soprattutto sulla preparazione del terreno che ha visto la polvere accompagnare alcune gare. Per questa stagione è stato posto qualche vincolo maggiore ai moto club che nella scorsa stagione hanno avuto maggiori problemi a riguardo?
Bella domanda, molto diplomatica, che riassumo in una riga: Oh, ma gliel’hai detto che la povere ha rotto il c…..? Posso assicurarVi che l’ho detto,lo dirò, anzi qualche motoclub o meglio qualcUno all’interno dei motoclub pensa che ce l’abbia con loro. Purtroppo in questa regione la distanza tra piloti e piste (in generale) è molto, troppo elevata e in qualche modo una sintesi bisognerà trovarla, prima o poi. Se mi è concesso un sogno, a me piacerebbe creare un gruppo di piloti (chiamiamolo così) che andasse a vedere bene le piste e si rendesse conto delle varie realtà, così come le realtà si renderebbero conto, in alcuni, casi che con il dialogo si può migliorare tutti. Io credo che tutti dobbiamo un po’ smussare gli angoli, oppure dare a chi segue le gare un “potere” completo che invece nel mondo FMI sono frastagliate poi in mille funzioni: Dal punto di vista dello spirito sportivo è statutariamente giusto, però poi….Io la mia idea di fare il regionale FMI ce l’ho, non rinnego quello fatto certamente, ma cercando di dare una mano all’interno di tutta la realtà crossistica, mi metto a diposizione di tutti, fino a prova contraria.
Che tu sappia ci sono Motoclub nella nostra regione e/o gestori delle pista in difficoltà a tenere aperti i loro impianti?
Purtroppo in questi anni non sono riuscito a guadagarmi la confidenza necessaria con i motoclub, tranno uno/due casi, per andare a fondo in queste cose. So sicuramente che gli ingressi sono calati, sempre con i dovuti distinguo. I problemi sono tanti. I volontari, i costi di gestione degli impianti e…il rumore, tema che adesso è sottovalutato da tutti. Poi se qualcuno pensa che la gente debba lavorare gratis perché ha la passione, beh al giorno d’oggi aver, appunto, la passione del cross e stare solo su una ruspa o tirare della fettuccia mi sembra un po’ paradossale. Anche qui lo smussa- angoli deve lavorare un bel po’. Fare i conti in tasca alla gente senza avere tutti gli elementi, ma proprio tutti non mi piace.
Grazie e in bocca al lupo al Comitato regionale Fmi Emilia Romagna per l’imminente stagione!
Grazie a voi, ne abbiamo biosgno, non credo di averVi aiutato molto con questa” tiritera”. Ne approfitto per ringraziare le persone che comunque in questi anno mi hanno dato una mano, anche perché il gruppo di lavoro motocross decade e preferirei occuparmi di altro, forse è meglio; un grazie anche ai piloti che hanno gareggiato nelle squadre per regioni perché quest’anno- anche se per un motivo o per l’altro non siamo andati a podio- siamo stati sicuramente tra le sorprese
dell’anno. Un ringraziamento sincero anche alla Lega Uisp Emilia-Romagna perché sebbene abbiamo posizioni naturalmente differenti, cerchiamo di collaborare quando e come possibile con i calendari. Un plauso a tutti anche per l’iniziativa Emilia-Romagna Energy…Sicuramente mi scordo di qualcuno, comunque ci tenevo a queste ultime righe. Chiudo nel ricordo di Angelo Iotti, presidente del Motoclub Crostolo deceduto nei giorni scorsi: un grande del motociclismo, del motociclismo vero.
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