Vittorio ha gareggiato anche in prima persona per circa 30 anni correndo nei vari campionati regionali e italiani.
Ciao Vittorio, parlaci un po’ del tuo team e dei tuoi ragazzi per quest’anno..
L’Apex team nasce nell’ormai lontano 1997 da un bel gruppo di appassionati di Serramazzoni, iniziando subito nel campionato Italiano e vincendo subito un titolo Italiano e due regionali, un buon inizio direi! Dalla passione si è arrivati a costruire anche una pista, quella di Varana (MO), nel 2003 con un bel gruppo di ragazzi appassionati.
Il team è sempre andato avanti comunque, arrivando a disputare il Mondiale MX3 con Filippo Debbi, poi vari Campionati Italiani Junior tra cui 3 titoli vinti consecutivamente col tecnico Iller Aldini e la struttura di Robert Baraccani. Negli anni seguenti abbiam continuato cercando di aiutare i più giovani, come in questa stagione 2013 dove siamo partiti con i giovani Cantergiani, 17 anni, Michael Mantovani, 18, e avevamo i due fratelli Marco e Mattia Roncaglia che però ora hanno fatto la scelta di correre con le bici da downhill, non riuscendo più a coniugare motocross e bici, hanno preso questa decisione di abbandonare le moto anche per un motivo economico.
Il periodo di crisi vale un po’ per tutti, è difficile adesso come adesso cercare e ottenere degli sponsor?
Si, purtroppo ora è molto più difficile trovarne e quelli che trovi devi cercare di accontentarli il più possibile e corteggiarli sempre di più. E’ diventato più complicato tenere i rapporti, bisognerebbe poter avere tanto tempo libero da dedicare a queste cose. Finchè abbiamo questi ragazzi giovani, cerchiamo di supportarli il più possibile.
Oltre ai ragazzi che hai detto chi corre con la vostra maglia quest’anno?
Si si abbiamo Matteo Marchetti, per esempio, che corre nei vari regionali e in qualche gara di Italiano quando ha tempo. L’Apex Team quando è nato aveva quasi 40 piloti, poi piano piano si è arrivati ad un numero più ristretto, perché si fa fatica a gestire tutto e mancava il tempo per riuscire a supportare tutti i piloti.
Cosa potrebbe fare di più la Federazione per aiutare il movimento del motocross in generale?
Ho visto che si stanno muovendo bene con i team junior per aiutare i più giovani ad emergere, manca però secondo me, una promozione a livello regionale della base. Bisognerebbe riuscire a partire con dei mezzi che costano poco, una cosa sul tipo di quella che sta facendo Honda con il trofeo dedicato alle CRF 150, dove si sa già di partenza quanto uno spende, anche se a dir la verità non so se il costo proposto possa spaventare chi vuol iniziare.
Farei una categoria promozionale, per iniziare, dove le moto costano sui 2-3mila Euro cioè la metà di quello che costa una minicross adesso, quindi dove tutti partono allo stesso livello e ci sarebbe un incentivo maggiore ad iniziare, che è un po’ l’ostacolo principale che non tutti riescono a superare. Magari con dei motori leggermente maggiorati, così da non avere manutenzione e che possano durare un’intera stagione, per esempio prendi un motore di 250 cm3 e gli dai metà potenza, così ti dura una stagione intera senza toccarlo.
Il comitato regionale Fmi secondo te sta lavorando bene in ambito regionale?
Il campionato regionale sta funzionando bene, vedo però che come affluenza la Uisp sta avendo un maggior numero di piloti, perché ha un tetto per ogni categoria, nel senso che sono selezionati i valori dei piloti. In questo senso vedo meglio la Uisp, perché le iscrizioni costano meno, ti premiano leggermente di più essendoci anche più categorie e possibilità di portare a casa qualcosa a fine giornata. La gente vuole soprattutto divertirsi e nella Uisp forse ci riesce meglio, forse bisognerebbe ritornare a quelle manifestazioni che facevamo tipo in Veneto dove ti premiavano fino al ventesimo, anche se era un premio simbolico però era un incentivo a tornare la volta successiva.
Altrimenti se si premiano solo i primi cinque, saranno sempre i soliti a finire tra i premiati e vengono a mancare quelli che riempiono il cancello e che vanno lì per divertirsi, che sono la maggioranza. Nella Fmi magari capita di dover correre insieme a piloti che fanno l’Italiano, l’Europeo o hanno fatto addirittura il Mondiale, mentre nella Uisp ci sono le categorie un po’ più protette dove non ci si scontra con questi piloti più forti.
Infine qualche doveroso ringraziamento ai vostri sponsor…
Ah si certo, ringraziamo tutti i nostri sponsor che ci appoggiano,anche il team Robert che collabora con noi per i giovani e per il reparto sospensioni, dato che ora abbiamo fatto un reparto dedicato in negozio.
Poi abbiamo Andreoli, l’Omega, Areajob e Cristofani Franco senza dimenticare nessuno che poi è un problema e ci sgridano….
Qualcosa che vorresti aggiungere?
Si, vorrei dire che le Federazioni dovrebbe rendere più facile l’accesso alle piste, senza avere l’obbligo della licenza o della tessera. Come accade in altri paesi dove i moto club sono assicurati verso tutti quelli che entrano in pista, un modo per agevolare più persone ad iniziare l’attività in moto.
Ok, grazie Vittorio della disponibilità e ci vediamo in pista!
Prego e grazie a voi a presto!
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